La filtrazione dell’acqua è molto ampia e complessa infatti sono presenti molti libri, trattati, studi e corsi tecnici.
Principalmente esistono due tipi di filtrazione dell’acqua:
Filtrazione per assorbimento
Questa avviene attraverso letti di resine e/o minerali.
Di fatto le resine più diffuse sono quelle a scambio ionico utilizzate solo per gli addolcitori. In realtà esistono resine selettive capaci di agire sui Nitrati e Nitriti, su Metalli Pesanti, sul Ferro e su altri composti.
Nel campo del trattamento dell’acqua potabile al punto d’uso diventa assai complesso e quindi antieconomico intervenire con resine selettive per migliorare la qualità dell’acqua da bere e il controllo della carica batterica nelle resine non e’ semplice.
Nel campo del trattamento dell’acqua di pozzo e della sua potabilizzazione si utilizzano uno o più filtri con resine selettive in base alle caratteristiche dell’acqua di partenza e a quella che ci occorre.
Filtrazione meccanica
Esistono differenti tecnologie che offrono un intervallo molto ampio del grado di filtrazione, ovvero della capacità di rimozione delle sostanze sospese e disciolte: si può passare da un filtro a sedimenti con grado di filtrazione di 100 micron1, per arrivare alla membrana osmotica in grado di rimuovere particelle disciolte nell’acqua con dimensioni inferiori a 0,001 micron.
In questo ampio intervallo il valore di 0,5 micron, indipendentemente dalla natura dell’elemento filtrante, costituisce un valore particolarmente significativo in quanto rappresenta una barriera efficace nei confronti di batteri, protozoi, alghe, piccolissimi sedimenti e fibre di amianto, cosa che invece non può assicurare un filtro con porosità maggiore.
Quando nell’acqua da filtrare è presente il LIMO la soluzione non è facile: è opportuno valutare la sua concentrazione e la quantità d’acqua che ci occorre filtrare. Per toglie il limo spesso occorre abbinare alla filtrazione un trattamento chimico dell’acqua.