L’osmosi inversa è un trattamento dell’acqua drastico, infatti le membrane osmotiche hanno la capacità di rimuovere sino al 96% delle sostanze disciolte in acqua, ma grazie alla valvola di miscelazione è possibile mitigare la filtrazione in maniera tale da avere una giusta salinità e un sapore a voi gradevole.
L’osmosi inversa è’un trattamento che rimuove indistintamente gran parte dei Sali disciolti, ed interviene efficacemente dove l’acqua è oltremodo ricca di Sali e si ha la necessità di ridurli, siano essi nocivi o semplicemente in abbondanza.
Dove l’acqua è molto dura per la presenza di Carbonati di Calcio o Magnesio, trattare l’acqua con l’osmosi inversa ha senso per venir incontro alle esigenze di bere leggero.
La qualità delle acque destinate al consumo umano è fondamentale per la protezione della salute umana.
In ambito domestico, l’esigenza di avere acqua trattata con osmosi in quantità e senza accumulo ha portato allo sviluppo di impianti a produzione diretta. L’acqua viene trattata al momento del bisogno senza accumulo.
L’osmosi inversa si può chiamare con il termine depuratore domestico?
La lingua italiana evolve e trova i termini per chiamare oggetti o dispositivi in maniera univoca in modo che la comunicazione tra persone possa essere rapida e condivisa… E’ ridicolo pensare che il Signor Mario, parli alla sua amica, dicendo : ” ho installato un impianto per il trattamento dell’acqua potabile al punto d’uso” ovviamente userà termini più brevi, erogatore, filtro o anche depuratore…
Anche il venditore ha la facoltà di utilizzare il termine “depuratore” ha pattto che non giochi sulla ambiguità nascosta e faccia intendere al potenziale cliente che l’acqua debba essere “depurata” in senso stretto, sarebbe una scorrettezza. E’ bene che il venditore o l’azienda di riferimento chiarisca bene quali sono le capacità filtranti e l’efficacia dell’impianto.
Sul termine Potabilizzare non si può fare lo stesso ragionamento, è da utilizzare esclusivamente su di un’acqua in ingresso NON potabile.